domenica 19 giugno 2011

NATO:LICENZA DI UCCIDERE O TERRORISMO?



Moussa Ibrahim
, portavoce del regime libico, ha rivolto attacchi alla Nato, definendo le azioni compiute delle “barbarie” rivolte “deliberatamente ai civili”.

GUERRA LIBIA RAID NATO – Continuano i raid Nato in Libia.
A morire nella nottata un’intera famiglia composta da cinque persone a causa di un raid della Nato che ha bombardato Al-Arada, un quartiere popolare diTripoli. Tra i morti si contano anche due bambini. A divulgare la notizia sono state le autorità libiche. Nell’attacco è stata rasa al suolo una costruzione di due piani abitata da ben cinque famiglie.
Qualche giorno fa Muammar Gheddafi ha diffuso il suo ennesimo messaggio alla Libia. Il colonnello ha assicurato che “la Nato verrà sconfitta”. Gli eventi sul piano militare, in realtà, mostrano che in queste settimane la situazione si è modificata a favore degli insorti, soprattutto grazie all’intervento delle forze dell’Alleanza atlantica. Ma le condizioni di vita dei ribelli e, più in generale, della popolazione restano estremamente difficili e ieri sono stati proprio i rivoltosi a chiedere maggiori aiuti economici da parte dell’Occidente nel quadro della guerra. Ali Tarhouni, ministro del Petrolio del Consiglio nazionale transitorio in Libia ha dichiarato: “Stiamo esaurendo ogni risorsa. O i Paesi occidentali non capiscono, o a loro semplicemente non interessa: non stiamo producendo petrolio per i danni. E non mi aspetto che la produzione riprenda a breve. Le raffinerie non hanno greggio, quindi non lavorano”, ha evidenziato.

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