venerdì 10 giugno 2011

PALESTINA: LA NAKBA, 63 ANNI DI INGIUSTIZIE!






Nel maggio del 1948 iniziò l'operazione "pulizia etnica " più crudele conosciuta in tempi moderni.  la Nakba (calamità o catastrofe, in arabo), ha inizio quando, nel 1948, il 78% dei palestinesi, residenti nei territori occupati e scelti da Israele come  suo Stato, sono stati cacciati con la violenza dalle loro case. Oggi, secondo dati delle Nazioni Unite, essi ammontano a più di 5 milioni di rifugiati ai quali è  ancora impedito di tornare alla loro terra.
Questo non è stato un atto isolato di una guerra, come alcuni dicono. Al contrario, ciò fu solo l'inizio di un obiettivo strategico di Israele con il  preciso scopo di provoare una vera e propria pulizia etnica, iniziata 63 anni fa e che ancora oggi i continua a perpetrarsi, con interventi sistematici e ben pianificati e progettati, da parte di Israele,   tendenti a svuotare tutta la Palestina storica dai suoi abitanti, con l'intento di sostituirli con cittadini stranieri di fede ebraica, provenienti da qualsiasi parte del mondo.

Oltre a vietare con ogni mezzo il  ritorno dei palestinesi a casa propria, gli israeliani, continuano ancora a mettere in atto centinaia di metodi e procedure  per continuarne a costringere i palestinesi ad abbandonare la propria patria (la destra israeliana usa il termine: "trasferimento") ed a subire la pulizia etnica  di ciò che  rimane della popolazione della Palestina storica.

Il loro scopo: creare spazio per nuovi coloni di origini ebraiche!
.
Al Nakba tutto ciò continua ancora oggi. L'usurpazione delle terre palestinesi e lo spostamento della sua popolazione avvengono giorno per giorno, sotto gli occhi e l'indifferenza del mondo intero.

Dobbiamo inoltre dire che  purtroppo alcuni palestinesi hannol "contributo" alla Nakba  direttamente o indirettamente, provocando l'aggravarsi di questa tragedia. Ad esempio, l'ANP Autorità Nazionale Palestinese, creata ad Oslo nel 1994, nacque  conl'intento di portare la pace nella regione, con la restaurazione di un nuovo Stato Palestinese nel 1998, ma cadde in labirinti e trappole israeliani, i cui risultati sono ben noti.

L'ANP ha 18 anni di negoziati nel suo passato, ma Israele continua la sua politica espansionistica. Come mai? Fingendo un  negoziato, Israele ha costruito un muro all'interno del territorio palestinese, il cui vero scopo fu però quello di usurpare le terre migliori e le fonti d'acqua in Cisgiordania.

Con questo  negoziato, Israele ha moltiplicato per cinque il numero di coloni impiantati in Cisgiordania e Gerusalemme occupata nel 1967. Durante la negoziazione, decine di migliaia di palestinesi sono stati arrestati e imprigionati. Mentre sono state condotte guerre contro Gaza, Jenin, Nablus e in altre città, attaccando e distruggendo con le bombe al fosforo bianco e  altre armi  ... per cui  Nakba è piombata in una catastrofe per il popolo palestinese.

Mentre negoziava la pace, Israele ha effettuato uno dei suoi progetti più astuti: La divisione del terrritorio e la divisione dei palestinesi. La metà (5 milioni) è in diaspora, un milione e mezzo, il resto dei palestinesi non è stato espulso dalle loro terre nel 1948, ma è stato costretto a vivere la peggior apartheid in Israele, un altro milione e mezzo , a Gaza, sono stati isolati e sottoposti ad un duro assedio dove i feriti e gli ammalati muoiono a causa del divieto di fare passare  qualsiasi mezzo  con la scusa per evitare  l'ingresso della droga. Il resto della West Bank è  completamente divisa in cantoni o bantustan circondati da muri, recinti, che favoriscono gli insediamenti illegali  con  posti di blocco militari e, infine, hanno completamente isolato Gerusalemme dalla Cisgiordania e la sua popolazione è costretta ad un alto tasso di disoccupazione che raggiunge il 40%, ciò naturalmente,  causa la malnutrizione infantile raggiungendo il 62% e la confisca di case e quartieri per costruire più insediamenti e quartieri ebraici per i nuovi immigrati. Tutto ciò  fa parte di politiche volte a costringere i palestinesi ad abbandonare le loro terre e di emigrare  in cerca di speranza di una vita migliore.

Questo è lo scenario in cui vivono da 63 anni di Nakba. Sembra una situazione molto nera, senza sbocco!.Tuttavia, la storia ha dimostrato che la volontà e la forza del popolo palestinese non ha limiti. I vecchi palestinesi si aggrappano ancora ai documenti legali per riavere la proprietà e le chiavi delle loro case, usurpati, i giovani palestinesi, invece,  si assumono il compito di  affrontare la macchina oppressiva militare dell'occupazione israeliana e persino le donne  continuano a scontrarsi con i  militare Sionisti, nonostante la carestia che i loro bambini sono costretti a subire  e la distruzione delle loro case.  Sono tutti ancora li, in piedi,  decisi a  resistere alle peggiori repressioni militari conosciute  in tempi moderni e, contemporaneamente , a contrastare anche   la complicità di alcuni gruppi  di  collaboratori  palestinesi  che  non capiscono ancora  che  l'occupazione militare straniera si può combattere solo resistendo e non negoziando.
Le vittime più numerose si  contano fra i bambini, poichè uccidendo loro si uccide il futuro diun popolo, che nvece risponde  ostinatamente continuando a procreare un numero considerevole di bambini...... 

Infine, non si può non menzionare questa nuova variabile che sta cominciando a giocare un ruolo in Medio Oriente. Le rivolte dei popoli arabi contro i regimi oppressivi e corrotti sostenuti dagli Stati Uniti e da  Israele come il caso della Tunisia e dell'Egitto, potrebbero significare un importante sostegno per i palestinesi nella loro lotta  per la libertà e l'indipendenza.

La repressione  di Israele è giunta al punnto  di vietare che  i palestinesi commemorino la Nakba

La Camera israeliana questa mattina ha dato la sua approvazione, con 37 voti a favore e 25 contro, la controversa "Legge della Nakba", giungendo a determinare  che gli Enti Locali  venissero multati se avessero finanziato, con fondi pubblici, chiunque avesse organizzato  eventi per commemorare la data della Nakba , come ha riferito il servizio di informazione israeliano Ynet ".

La nuova normativa proposta dal partito di estrema destra "Israele nostracasa", impone anche sanzioni contro chi supporta la resistenza armata contro Israele, e perfino contro chi  dissacra la bandiera o un simbolo nazionale israeliano.







VITTORIO ARRIGONI,VIK,HAI ARMATO LE NOSTRE COSCIENZE DI PROFONDA SOLIDARIETA' VERSO QUESTO POPOLO OPPRESSO E MARTORIATO DA  63 ANNI. UN POPOLO  SMEMBRATO, CACCIATO, TORTURATO, MASSACRATO, UCCISO, NEGATO, MA A CUI NON SONO MAI  RIUSCITI A TOGLIERE  LA DIGNITA'  E LA FIDUCIA....IO LI AMO PROFONDAMENTE!
W LA PALESTINA LIBERA.
CIAO VIK....SAI ... UCCIDENDO UN UOMO COME TE, TUTTO IL MONDO HA SUBITO UNA GRAVE PERDITA, MA LORO HANNO OTTENUTO SOLO UNA GRANDE SCONFITTA...SEI IN TUTTI NOI! SEI LA NOSTRA GUIDA E INSIEME CE LA FAREMO! HASTA LA VICTORIA SIEMPRE COMANDANTE VIK! 

Nessun commento:

Posta un commento